Progetto Educativo Sez. Primavera
“Lo scopo dell’educazione è di aiutarti fin dall’infanzia a non imitare nessuno, ma ad essere te stesso in ogni momento”
I valori che ci aiutano a crescere
La scuola dell’infanzia “Don Isidoro Tonus” si ispira ai principi educativi contenuti nel Vangelo in quanto crede nell’unicità e nella libertà dell’individuo, posta al centro di ogni interesse ed iniziativa didattica. Si impegna, quindi, a valorizzare la dignità della persona e a promuoverne il progresso umano, spirituale, psicologico e fisico nonché la completa autonomia specifica dell’età, in piena conformità con quanto sancito dalla Costituzione italiana.
Ciò avviene in un clima di serenità e di apertura in cui insegnanti e personale interagiscono con i bambini alla ricerca del significato vero della vita. La convinzione più profonda è che ciascun individuo, espressione dell’amore di Dio, debba essere protagonista attivo della vita che gli è stata affidata, debba cioè dare significati personali alle esperienze che compie poiché solo così può sviluppare stima di sé e delle proprie potenzialità. Il credere in sé stesso è un requisito importante per avere fiducia anche nella realtà circostante e negli altri.
In questo percorso formativo l’insegnante gioca un ruolo importante in quanto non solo cerca di proporre al bambino esperienze stimolanti ed accattivanti ma lo aiuta anche a trovare soluzioni per problemi o situazioni importanti.
Nella scuola dell’Infanzia l’azione educativa pone al centro il bambino in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, spirituali, quali condizioni dello stare bene a scuola individualmente, nei legami con il gruppo e con gli adulti. Anche le Indicazioni per il curricolo della scuola dell’infanzia affermano la centralità e il rispetto globale della originalità della persona che apprende, delle sue reti di relazione (famiglia e ambiti sociali), del suo percorso di crescita individuale.
Viene anche sottolineato il valore sociale della scuola dell’Infanzia nella quale arrivano, con i figli, genitori che possono trovare non soltanto un luogo di accoglienza, che si prende “cura” dei loro bambini, ma anche un’occasione di incontro e di confronto.
In questo intreccio di azioni educative si colloca la “cura educativa” come:
- ascolto attivo dei bambini, delle famiglie, degli insegnanti;
- educazione in senso globale che comprende tutto il rapporto con il bambino e i bambini;
- agire educativo come il “mettersi” a disposizione dei bambini e delle famiglie;
- cura dell’ambiente educativo: ambiente inteso in senso fisico e materiale (contesti educativi ricchi di stimoli) – ambiente socio-relazionale (ambientamento – accoglienza, clima relazionale, piacere dello stare insieme, tempo e tempi della scuola);
- benessere inteso globalmente da perseguire attraverso la quotidianità, l’osservazione costante e la riprogettazione di spazi e contesti.
All’interno della scuola dell’infanzia la progettazione delle attività didattiche ed educative, utili al raggiungimento delle finalità sopra citate, fa riferimento ai cinque campi d’esperienza delle Indicazioni nazionali per il curricolo del settembre 2012.
La Didattica
La nostra didattica non si struttura in un rapporto lineare insegnante-bambino, ma si muove su un piano circolare:
Diverse situazioni di lavoro di gruppo, una didattica che valorizza la socializzazione, lo scambio di opinioni, lo sviluppo di strategie relazionali e la possibilità di confrontarsi anche nella diversità.
Una didattica fondata sull’osservazione da parte dell’insegnante di ogni singolo bambino nel suo essere, nel suo pensare, nel suo agire, così da progettare interventi calibrati sui reali bisogni ed interesse degli alunni.
La nostra scuola è FORMATIVA, aiuta a crescere i bambini nell’ambito delle conoscenze e sa codificare la memoria degli avvenimenti in maniera tale da farli rivivere e ripensarli per capirli in maniera più profonda.
Una Comunità Educante
“Per educare un bambino ci vuole un intero villaggio” cita un antico proverbio africano…
Tradotto nel nostro tempo e spazio, significa che per educare è necessario lavorare in sinergia con tutte le istanze dell’azione educativa (opera salesiana, scuola, famiglia, istituzioni, territorio…) per far sì che ciascuno possa dare il proprio specifico contributo per la crescita dei bambini in un clima di collaborazione e di fiducia, che permetta le finalità ultime della scuola dell’infanzia.
Tra gli attori di questa “rete educativa” troviamo: i Rappresentanti di classe, due per sezione, scelti dai genitori; la Psicologa di supporto all’Equipe educativa con alcuni incontri di supervisione durante l’anno e di sostegno al ruolo genitoriale attraverso incontri di gruppo e individuali; il Collegio Docenti e il Consiglio di amministrazione che si occupano di prendere decisioni educative, didattiche e organizzative; le Strutture del quartiere per supportare il piano di lavoro annuale, come la biblioteca civica, i parchi pubblici, musei; alcuni Specialisti del settore per laboratori interattivi, percorsi creativi; le Scuola primarie di destinazione dei nostri allievi dell’ultimo anno per permettere ai bambini un primo approccio con questa realtà; infine il Consiglio della CEP (Comunità Educativa Pastorale), che anima e coordina l’attuazione del Progetto Educativo Pastorale Salesiano per l’intera opera con un orizzonte educativo e di fede condiviso.